Ci svegliamo in pieno 4 luglio a Newton, facciamo colazione, andiamo alle macchine con le valigie come al solito: oggi dobbiamo fare tantissime miglia, dobbiamo partire presto e senza perdere tempo.
Siamo molto concentrati.
Cosi ci troviamo nella hall, colazione velocissima, nessuna distrazione.
Dopo 1,5 minuti siamo già tutti prontissimi sulla porta dell’albergo con checkuot fatto.
Usciamo…e siamo circondati da americani impazziti per la loro festa del 4 luglio.
Quindi il nostro piano di fare miliardi di miglia svanisce alla velocità della luce.
Dobbiamo assolutamente restare qui a vedere la parata.
La prima cosa che notiamo è tutta questa gente…ieri non c’era. Ieri Newton era una città completamente disabitata.
Non ci spieghiamo come sia possibile.
Ma Newton è la città dei misteri, quindi tutto normale.
Ci sono veterani, sceriffo, aiuto sceriffo, clown manco fosse il film di IT, le cheerleaders, la squadra di baseball, i pompieri, i tamarri alla fast and furios, i tipi con gonnellino scozzese (?), gente con mezzi autocostruiti davvero improponibili, la principessa del paese che si è mangiata la vera principessa tutta intera…
E addirittura un maiale vestito a festa con tanto di adesivi e web site personale.
“perdiamo” tutta la mattina alla parata, a dire il vero iniziano a tirare caramelle, e il nostro obiettivo è rubarle ai bambini.
“…come rubare caramelle ai bambini”, recita un vecchio detto.
Sbagliatissimo.
Avete mai provato a rubare caramelle a dei bambini ? Non è per niente facile.
Sono piccoli e velocissimi.
Arrivano da ovunque, da sotto le gambe ,da dietro, da sopra, da di lato.
Non fai in tempo a guardare la caramella a terra…che un bambino è già li su di lei con le sue manine.
(maledetti)
Mentre cerchiamo di trovare un metodo furbo per ingannare i piccoli rapaci, ci accorgiamo che il simpatico sole inizia a picchiare veramente duro.
Saranno 800 gradi all’ombra ormai, e sono solo le 10 di mattina.
Finisce la parata, decidiamo chi sarà l’equipaggio della macchina numero 1, facciamo tutti il pieno alla macchina e partiamo.
Decidiamo di andare a sud (dovremmo andare ad ovest, ma la 1 decide di andare verso sud per visitare una grande città).
Cosi iniziamo il nostro viaggio, tutti allegri, stereo e panini.
Già perché visto che dobbiamo fare tante miglia, prima di partire siamo passati a cambiare una macchina che faceva rumori strani e in un supermercato a prendere cose sane e naturali da mangiare durante il viaggio.
Abbiamo preso delle sane patatine, dei sani biscotti, delle sane scatole di frappuccino formato famiglia, sane caramelle gommose, sane tonnellate di carne salata o sane buste di non sappiamo cosa ma erano tanto colorate e belle da vedere.
Quindi ricapitolando facciamo il pieno a tutte le macchine e partiamo.
Dopo 20 minuti “ehm…noi saremmo a secco”
“In che senso secco ? avete finito il frappuccino ?”
“no, abbiamo fatto casino e forse non abbiamo fatto il pieno…cosi siamo quasi a piedi”
Cosi altro benzinaio.
Li ci rendiamo conto che i 400 gradi della mattina sono diventati 800, tanto da sciogliere l’asfalto che si appiccica sotto le scarpe.
E li ci rendiamo conto che andare a sud non è stata proprio una scelta azzeccata, cosi decidiamo di tornare sulla “retta via”, e ci facciamo 2 ore di niente in mezzo a campi coltivati a mais e case dal giardino sempre inspiegabilmente perfetto.
Arriviamo a Lincoln in serata pronti per vedere i fuochi del 4 luglio.
Ci accoglie un simpatico temporale con allerta meteo per possibile uragano.
E lo sentiamo tutto. Passiamo da 800 gradi a -10 nel giro di un secondo, un sacco di vento e pioggia con gocce come palline da tennis.
Noi preoccupatissimi ci chiudiamo dentro IHOP a mangiare hamburger monster (si chiama cosi perchè è praticamente lui che mangia te se non fai in fretta ad azzannarlo).
Finiti i fuochi, gli hamburger e l’uragano, torniamo in albergo, domani ci aspettano davvero un migliaio di miglia da fare…sarà una lunga giornata.
Non vediamo l’ora di farla.
Siamo pronti.
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